Introduciamo uno dei primi ospiti del TedxTorinoSalon “Visioni”: David Putrino. Putrino ha accettato di rispondere ad alcune domande sulla tecnologia e sugli sviluppi futuri. Ma abbiamo anche chiesto quanto possano contare i fattori umani nei nuovi processi tecnologici.
Q: Qual è la fase più difficile e problematica (anche stimolante) del tuo lavoro?
A: La ricerca clinica riceve davvero pochi fondi e prosegue molto lentamente. Spesso dobbiamo lavorare su sperimentazioni cliniche che potenzialmente possono cambiare enormemente la qualità della vita di gruppi di persone che vivono con diverse patologie. La sfida di noi ricercatori clinici è quella di trovare strade sempre nuove e creative per finanziare queste iniziative cruciali, in modo da offrire ai pazienti le migliori cure possibili.
Q: Secondo te, quale ruolo avrà la tecnologia applicata alla medicina, nel prossimo futuro?
A: La tecnologia ha un potenziale quasi illimitato, nel senso che può influire sulla pratica della medicina. Tuttavia, dev’essere usata responsabilmente in questo campo, e noi dobbiamo portare rispetto al potere che abbiamo tra le mani quando la usiamo. In futuro, credo che molte tecnologie, come le app per gli smartphone, le tecnologie indossabili, la robotica e la realtà virtuale saranno trattati con la stessa cura con cui oggi trattiamo i prodotti farmaceutici. Verranno prescritte app per curare la depressione, o si dovrà guardare qualche contenuto di realtà virtuale per il mal di schiena. Credo che, grazie alla tecnologia, siamo sull’orlo di una rivoluzione nel modo in cui forniamo e usufruiamo delle cure sanitarie.
Q: Oltre alla tecnologia, quanto contano l’empatia e le relazioni umane nel processo di riabilitazione?
A: Tutta la tecnologia del mondo non può sostituire il valore di un’interazione di qualità con una persona empatica e premurosa. Spesso si sorvola sul lato umano della medicina, mentre potrebbe benissimo essere l’aspetto più importante. Quando ripensiamo alle nostre esperienze, raramente sono state la tecnologia o delle macchine ad ispirarci. Traiamo la nostra ispirazione dalle altre persone, e per la medicina è lo stesso: un robot può farti fare riabilitazione, ma è il terapista quello che ti motiva a fare un passo in avanti, a fare ancora uno sforzo quando sei stanco. L’empatia e la compassione, il creare legami reali e significativi con le persone: questa è l’essenza della medicina riabilitativa.
See you at TedxTorinoSalon “Visioni!