Altro ospite di TedxTorinoSalon “Alter Eco” è Paolo Ronchetti, General Manager di Equilibrium, società specializzata nella bioedilizia. Paolo racconta quanto sia stata determinante l’esperienza formativa in Irlanda per avvicinarsi al mondo della sostenibilità, quale contributo può dare ognuno di noi e quanto sia importante uscire dalla propria zona di comfort.
Q. Quale persona, evento, esperienza rappresenta nella sua vita un turning point nel rapporto con la sostenibilità ambientale e l’economia circolare?
A. Decisamente si tratta della bellissima esperienza fatta in Irlanda tra il 2006 e il 2007 dove ho frequentato un Master of Science in Sustainable Development presso il Dublin Institute of Technology. Durante i 15 mesi di corso ho avuto la fortuna di dedicarmi a tempo pieno all’approfondimento di tematiche ambientali, sociali ed economiche con una prospettiva sistemica ed ho imparato ad individuare opportunità al posto dei problemi. Durante lo stesso periodo ho scoperto il Framework per lo Sviluppo Sostenibile Strategico promosso da The Natural Step, una NGO internazionale con cui ho fin da subito iniziato a collaborare con l’obiettivo di supportare aziende e comunità nel loro percorso verso la sostenibilità.
Q. Adottare pratiche di economia circolare significa rivedere totalmente un modello economico e sociale basato sul consumo e sullo spreco. Come possiamo intervenire a livello individuale e “dare il nostro contributo”?
A. Ognuno di noi ha la libertà di scegliere quotidianamente. Il nostro contributo più immediato consiste nel fare scelte, con il portafoglio in mano, che siano in linea con i nostri valori. Tutto quello che compriamo, da quello che mangiamo a quello che indossiamo passando da come ci spostiamo porta con se un impatto a livello ambientale e sociale. Le scelte di acquisto di tutti i giorni fanno poca differenza se viste a livello individuale ma consentono di raggiungere un impatto notevole quando vengono riportate su scala più grande. Resta inteso che il nostro contributo più importante consiste nella raccolta di informazioni che ci permettano di fare scelte consapevoli.
Q. Quanto è stato determinante il suo percorso formativo all’estero nella formazione in materia di sostenibilità ed economia circolare?
A. La mia esperienza in Irlanda è stata molto determinante. Ho scelto un paese anglofono per essere sicuro di avere accesso ai contenuti emergenti dalla ricerca più recente. Anche le modalità didattiche che prevedevano diverse ore di lavoro, sia individuale che di gruppo, fuori dall’aula mi hanno permesso di sviluppare skills che il sistema educativo italiano non forniva. Non ho dubbi che uscire dalla propria zona di confort porti sempre verso una maggiore crescita personale soprattutto se la scelta, come nel mio caso, è volontaria e mossa da un forte desiderio di imparare con l’obiettivo di dare un contributo concreto nella soluzione delle importanti sfide ambientali e sociali con cui dovremo misurarci nei prossimi anni.