Presentiamo un altro ospite TedxTorinoSalon “Visioni”: Maureen Fan. Maureen, CEO e co-fondatrice dei Baobab Studios, spiega quale sia il ruolo di un imprenditore all’interno dell’azienda, l’importanza della creatività e cosa si può trasmettere attraverso lo storytelling.
Q: Qual è la fase più difficile o più complessa (anche stimolante) del suo lavoro?
A: Uno dei ruoli più importanti di un imprenditore è la gestione delle emozioni e il costante rinnovo della mission.
I fondatori sono una fonte di ispirazione per l’azienda. E se questa fonte di ispirazione trasmette energia, anche l’azienda ne trae beneficio. Così come se il leader è ansioso, l’azienda ne risente vivendo la stessa sensazione. Per noi imprenditori e fondatori è importante esserne estremamente consapevoli nei momenti stressanti che si attraversano. Dobbiamo essere autentici e contemporaneamente consapevoli della nostra influenza sul team di lavoro. Ecco perché per noi è importante avere dei co-fondatori. Capaci di equilibrarsi e compensarsi a vicenda.
In Baobab siamo in 3 tra cui Eric Darnell (Direttore Creativo [Chief Creative Officer] nonché sceneggiatore e direttore dei quattro film di Madagascar) e Larry Cutler (Direttore Tecnico [Chief Technical Officer], già Direttore Tecnico in Pixar e Global Head of Character Technology in Dreamworks).
Lavoriamo in sinergia, guidandoci e supportandoci a vicenda.
Le persone entrano in una startup perché ne condividono la missione. Per un Amministratore Delegato [CEO (Chief Executive Officer)] è importante ricordare al proprio team qual è l’obiettivo da raggiungere e cosa sta facendo per perseguirlo. Questo contribuisce ad allineare il gruppo. Ed io ho imparato, durante la mia esperienza in Zynga come Vice Presidente, supervisionando FarmVille, e come Amministratore Delegato in Baobab, che tutto questo non è mai abbastanza.
Q: Nel mondo dell’Entertainment spesso la parola “creatività” assume tanti e diversi significati. Cosa significa per lei questa parola?
A: Significa prendere idee diverse e metterle insieme anche se sembra che non funzioni.
Per esempio, noi crediamo che la Realtà Virtuale (VR) sia un mix di idee e di situazioni che creano un qualcosa di nuovo. Se vedi un film dove una bambina seduta su una panchina in un parco piange da sola, stai male ma non puoi fare nulla. In un gioco, potresti parlarle per passare al livello successivo, o vincere.
Nella vita reale, le parleresti per aiutarla e prenderti cura di lei.
La nostra vision vuole creare una esperienza che comprenda l’empatia sperimentata guardando un film, l’azione stimolata da un gioco e la motivazione che abbiamo nella vita reale. In modo che si possa agire e prendersi cura di questi personaggi e tu lo faccia perché ti importa, non perché stai cercando di vincere.
Q: Alla fine, tutto si muove attorno alle storie che abbiamo da raccontare. Quanto è ancora importante motivare le persone attraverso di esse?
A: La letteratura in materia sostiene che la narrazione (lo storytelling) sia l’attrezzatura per vivere. Le storie sono come lo “sperimentare altre persone”, luoghi e scenari ai quali non possiamo accedere in altro modo. Quando guardi (o leggi) una storia, immagini come sarebbe essere nei panni di quella persona, come si deve sentire, cosa potresti fare. Ora nella Realtà Virtuale (VR), puoi realmente sperimentare il vissuto di un personaggio, non solo guardandolo passivamente. Puoi vivere e attraversare la storia, imparando a reagire, imparando cosa vuol dire essere umani.
See you at TedxTorinoSalon “Visioni”!