This must the place: di che cosa si tratta e perché non puoi perderlo

Il vermouth, i grissini, i gianduiotti, lo spumante italiano, i maron glacé: che cosa accomuna questi elementi della tradizione eno-gastronomica? La risposta è nota ai più, tutti sono stati inventati a Torino
Quello che invece molti possono ignorare è la quantità di altre scoperte e brevetti che hanno avuto origine in città: dalla nitroglicerina (la cui paternità viene, alle volte, erroneamente attribuita ad Alfred Nobel) al motore elettrico a corrente alternata per merito di Galileo Ferraris, dal carburatore alla mitragliatrice. In tempi più recenti a Torino è attribuita la paternità dell’ MPEG, alla base del formato.mp3 e di altri standard per la riproduzione audio/video, brevettato da un gruppo di ricercatori del Politecnico, e di Arduino, una scheda elettronica di piccole dimensioni progettata a Ivrea che trova numerose applicazioni pratiche nel mondo dell’Internet of Things.

Torino è storicamente una patria di inventori e idee innovative, e in questo contesto TEDxTorino vuole contribuire alla consapevolezza della grandiosità di idee che circolano all’interno della città e cercare di creare un circolo virtuoso di menti, pronte ad accogliere e far germogliare i frutti di ciò che vorremmo seminare.

Il tema dell’evento che stiamo organizzando sarà “This must be the place”.

In questo articolo scopriamo insieme l’origine del nome e cosa aspettarci dalla conferenza del 29 gennaio 2017 che si terrà presso la storica sede del Lingotto.

Perché il nome “This must be the place”?

Il tema dell’evento prende il suo nome dalla canzone dei Talking Heads “This must be the place (Naive Melody)”, scritta dal cantante David Byrne nel 1983. Si tratta di uno dei componimenti maggiormente amati dai fan e apprezzati dalla comunità musicale, come testimoniano le innumerevoli cover realizzate da band del calibro di Mgmt, Band of Horses, Arcade Fire, Lumineers e Counting Crows.

Il regista Paolo Sorrentino ha reso il proprio tributo alla band intitolando “This Must be the Place” il suo primo film in lingua inglese, uscito nel 2011, che vede Sean Penn vestire i panni di una stravagante star della musica rock ormai in pensione. La canzone viene eseguita dal vivo dai Talking Heads in una scena del film e, riproposta in vari arrangiamenti, ne accompagna la trama per tutta la sua durata, di cui David Byrne è stato co-scrittore della colonna sonora.

Per giungere alla scelta di “This must be the place” quale tema dell’evento del 29 gennaio sono servite ore e ore di brainstorming e confronti all’interno del core team
L’idea alla base del tema è di valorizzare quelle idee che, nascendo da Torino, vengono condivise dalla comunità e si diffondono come spore, contribuendo a produrne sempre di nuove e sempre più innovative. Al tempo stesso, crediamo che le idee di valore generate al di fuori del nostro contesto locale possano trovare terreno fertile a Torino e contribuire attivamente al miglioramento della città.

In che cosa consisterà l’evento?

Nell’ultimo articolo del nostro blog abbiamo presentato la storia del Lingotto, la location che accoglierà l’evento il 29 gennaio.

L’evento si svilupperà attorno al tema centrale del luogo in quanto sede primaria del cambiamento e verrà proposto in tre sessioni.

  • Natura ed economia – IL LUOGO: una sessione di talk dedicata al luogo in senso lato, la Terra in cui viviamo e di cui dobbiamo prenderci cura. L’attività umana ha contribuito a cambiamenti naturali e climatici così significativi, da portare la comunità scientifica a coniare il termine Antropocene per indicare l’era geologica attuale. È fondamentale una reale presa di coscienza sull’effetto che le nostre azioni causano nel pianeta e l’adozione di pratiche che rispettino l’ambiente.
  • Luoghi che si trasformano: viviamo in un momento storico nel quale stiamo assistendo ad un cambiamento nell’anima delle città. Dobbiamo relazionarci con uno spazio urbano che accoglie costruzioni ed edifici in passato adibiti a stabilimenti industriali, magazzini, istituti scolastici, sedi istituzionali, i quali hanno perso ora la loro funzione. Gli interventi di questa sessione presenteranno casi eccellenti di rigenerazione urbana e di governance per reinventare lo spazio cittadino in un’ottica innovativa.
  • Le persone come luoghi: “Ogni persona è un’isola”, recitava lo psicologo statunitense Carl Rogers. I Talk in questa sessione avranno una dimensione più intima e si focalizzeranno sull’uomo ed il rapporto con sé stesso, il proprio corpo, la propria sessualità, l’identificazione con il luogo in cui viviamo.

La direzione artistica dell’evento ha delineato precise linee guida per l’organizzazione di questo evento:

  • per quanto riguarda i Talk dei relatori, TEDxTorino sceglie di proporre gli interventi in lingua italiana. Questo sia per mettere maggiormente a proprio agio gli ospiti, sia per non affaticare il pubblico con una giornata in lingua inglese. Per lo stesso motivo, la durata media di ogni intervento è stata accorciata per far sì che gli ascoltatori mantengano alto il proprio grado di attenzione, e ciò ha permesso altresì di allungare la scaletta aumentando il numero di talk proposti;
  • la scelta di non limitarsi a relatori di provenienza torinese che parlino in un’ottica locale, ma di includere interventi in un’ottica nazionale e internazionale, trova ragione nel fatto che TEDxTorino vuole collegarsi ad un’idea più ampia, che possa essere d’esempio oltre i confini territoriali;
  • ogni sessione sarà scandita da almeno una performance artistica, a opera di artisti nazionali e internazionali che hanno scelto Torino come luogo di lavoro. Questa decisione intende rafforzare il connubio tra Torino e arte oltre a riconoscere, per la prima volta in Italia, il valore delle arti performative all’interno di un evento TEDx.

Sarà una giornata speciale per la città di Torino, e non dimenticare che tu puoi esserne parte! 
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Michele Alessandrini