UNA FACCIA DELLA MEDAGLIA – THE DARK SIDE
Era qualche giorno che sentivo la gamba destra strana. Il polpaccio mi doleva e avevo la caviglia un po’ gonfia.
Facendo danza da anni ho pensato a una storta, o a un sovraffaticamento muscolare, come mi è successo mille volte nel tempo. Quindi ho deciso di rallentare, di prendermela più con calma fino a che la gamba non fosse tornata normale.
Ma passavano le giornate e la situazione non migliorava.
Venerdì notte, verso le 2, mi ero appena addormentata dopo una piacevole serata passata a chiacchierare e bere birra con amici. Dopo poco, mi è venuto un dolore allucinante alla gamba.
Ho urlato, mi sono girata per svegliare il mio ragazzo – ma non ce n’era bisogno, aveva già gli occhi a palla – e gli ho detto che la gamba mi stava esplodendo.
Ci siamo vestiti in 5 minuti, buttando due indumenti a caso sopra al pigiama, e siamo corsi in pronto soccorso.
Codice rosso. Mi hanno subito fatto un po’ di esami – non chiedetemi quali, uno ho poi scoperto chiamarsi Ecocolordoppler. Per fortuna, hanno identificato velocemente il problema: avevo una TVP in atto. Trombosi Venosa Profonda.
Le cause? Beh, sul bugiardino della pillola che prendo – da anni – la TVP è riportata tra i potenziali effetti indesiderati rari, ossia quelli che possono verificarsi tra 1 e 10 donne su 10.000.
Ma quando leggi i bugiardini, non vai a pensare che capiti proprio a te. No?
Scatta subito il meccanismo di protezione del NIMB – Not In My Backyard – quello che vediamo applicato anche a grandi temi come l’inquinamento, il cambiamento climatico e le centrali nucleari, per capirci.
Nei primi anni del Novecento, lo scienziato tedesco Paul Ehrlich definì con l’espressione “pallottola magica” il farmaco perfetto, nell’idea che questo avrebbe dovuto mirare in modo esatto alla malattia, senza danneggiare nient’altro.
Per adesso, per quanto ne so, nessun farmaco ha raggiunto questo ambizioso obiettivo.
Per cui ora, oltre a essere consapevole di aver avuto una fortuna sfacciata venerdì notte, leggo sempre i bugiardini e metto sul piatto della bilancia benefici e effetti collaterali dei farmaci.
Perchè gli effetti collaterali esistono. Anche nella nostra backyard.
OGNI MEDAGLIA HA DUE FACCE
Nel 2017, in Italia, nella fascia d’età a cui appartengo – dai 35 ai 44 anni – circa 30 persone su 100 avevano consumato un farmaco nei due giorni precedenti l’indagine Istat (dato preciso: 29.5 %). Percentuale che arrivava a circa il 90% (dato preciso: 89.4 %) nella fascia degli over 75.
Alcune di queste persone avrà avuto una patologia minore, che so, un raffreddore, un’influenza intestinale, la tosse. Altre, invece, da anni vivevano in compagnia di un farmaco, per motivi anche gravi.
Penso a mia suocera e la tiroide, mia nonna e la pressione, la mia vicina di casa e la sclerosi multipla, il nipote del mio capo e l’emofilia.
I farmaci fanno parte della nostra vita quotidiana. E se da lato ci salvano la vita – ringraziamo sempre le menti eccelse che nel tempo hanno portato e continuano a portare avanti la ricerca – hanno spesso, per non dire sempre, un rovescio della medaglia.
A volte anche molto impegnativo: effetti collaterali di vario tipo, che nel tempo hanno portato anche a episodi tragici, come quello dell’affaire talidomide, esploso nel 1962.
Il farmaco, all’epoca massicciamente prescritto e utilizzato in Europa come sedativo e anti-nausea, soprattutto in gravidanza, ha causato spaventosi danni nei bambini nati da donne che lo avevano assunto durante la gestazione.
Il caso in oggetto ha portato a nuove norme e a un programma di rivalutazione di tutti i medicinali introdotti sul mercato negli Stati Uniti dal 1938 al 1961 – il programma DESI: Drug Efficacy Study Implementation, che rivalutò, in quasi vent’anni, la documentazione di oltre 3.000 prodotti medicinali, classificandone circa un terzo come inefficaci.
Fonte: Gruppo di lavoro OsMed, “L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2010”, Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2011.
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA – THE BRIGHT SIDE
Nonostante the dark side of the moon – gli effetti collaterali – di cui abbiamo appena parlato, sappiamo tutti perché prendiamo i farmaci, quando servono: perché ci aiutano a guarire dalle malattie.
I farmaci possono salvarci la vita.
Team di persone preparate e motivate lavorano tutti i giorni per cercare di migliorare la sicurezza e l’efficacia dei farmaci, esplorando in maniera creativa direzioni nuove e imprevedibili.
La ricerca non si ferma, per fortuna.
Guarda sempre avanti, come noi di TEDxTorino, che abbiamo invitato una di queste persone al nostro prossimo evento, TEDxTorinoWomen 2019.
Laura Arsanto