Con la sua architettura imponente e l’aura impenetrabile che lo avvolge, Palazzo Trucchi di Levaldigi rappresenta l’ambientazione perfetta per un romanzo gotico.
Storia
Incastonato tra via Alfieri e via XX Settembre, Palazzo Trucchi di Levaldigi venne costruito nel XVII secolo; fu progettato dall’architetto Amedeo di Castellamonte, su commissione del Ministro delle Finanze Giovanni Battista Trucchi conte di Levaldigi. Ciò che più salta all’occhio è la simmetrica facciata tagliata in diagonale e lo stile architettonico, che riprende quello della vicina piazza San Carlo.
Il Portone del Diavolo
Uno sguardo più attento non si perderà la particolarità del portone del palazzo.
Costruito da una fabbrica parigina nel 1675, è adornato con frutta, fiori e amorini. Al posto di un normale batacchio, però, si trova la faccia di un inquietante diavolo con due serpenti che si uniscono e formano la maniglia. Gli appassionati di esoterismo collegano la presenza del Portone del Diavolo con il fatto che, nel Seicento, il palazzo ospitava la Fabbrica dei Tarocchi; lo annoverano così come uno dei luoghi più legati alla magia nera a Torino. Una versione più fantasiosa vuole che il portone sia comparso dal nulla di notte, grazie ad uno stregone che invocò proprio Satana in persona, il quale, per dispetto, lo imprigionò per sempre all’interno del portone stesso.
Leggende di altri tempi
Ma non è solo la figura del diavolo a rendere l’edificio un punto di interesse così ricco di mistero; tante sono le leggende di eventi paranormali legate a Palazzo Trucchi di Levaldigi, come improvvise sparizioni o morti inspiegabili. La più celebre è quella della ballerina Emma Cochet, che morì accoltellata durante una festa in maschera alla fine dell’Ottocento. Nessuno scoprì chi fosse il colpevole del delitto ma, poco tempo dopo, il fantasma della danzatrice iniziò a infestare le stanze del palazzo e a tormentare chi lo frequentava.
Dal 1939 il palazzo è sede della BNL e numerosi lavori e restauri sono stati compiuti al suo interno, in particolare nell’ultimo periodo, in modo da valorizzare e rendere più moderni gli spazi, nel rispetto comunque della sua particolare struttura e ubicazione.
Che sia per caso o per curiosità, se vi trovate davanti a Palazzo Trucchi, ricordatevi delle strane leggende celate al suo interno e del batacchio a forma di Diavolo, che ogni giorno scruta e sorveglia gli ignari passanti.