Dopo il suo talk a Game Over / Learn Over – il Salon di TEDxTorino dedicato alla sconfitta – abbiamo raggiunto Josefa Idem, campionessa olimpica e frequentatrice abituale dei gradini alti del podio, per farci mostrare l’altro lato della medaglia.
Quello che vedi quando, pur dando tutto, non riesci a ottenere niente.
HAI PARLATO DI “AUTOSABOTAGGIO” – UNA CONDIZIONE FAMILIARE A MOLTI. COSA SI PUÒ FARE QUANDO IL TUO PEGGIOR NEMICO… SEI TU STESSA?
Capire.
Capire come mai da un lato ti alleni e ti alleni, ma dall’altro, quando è ora di consolidare la prestazione, in realtà ti stai remando contro.
Perché insomma sei in competizione con te stessa.
Il miglior favore che puoi fare a te stessa in questi casi è cercare di comprendere: è per questo che durante tutta la mia carriera ho sempre scritto un diario.
Oggi, da laureata in psicologia, sto continuando a studiare per costruire un metodo autobiografico che può aiutare le persone a scavare dentro sé stesse per trovare le motivazioni profonde – che possono essere positive e spingerti verso l’obiettivo, oppure possono anche essere negative e portarti lontano da ciò che stai tentando di realizzare giorno dopo giorno.
SEI CRESCIUTA IN UN CONTESTO AGONISTICO, ALTAMENTE COMPETITIVO: CHE IMPATTO HA AVUTO QUESTA FORMAZIONE SU QUELLA CHE HAI DATO AI TUOI FIGLI?
Non è facile essere figli di due persone che hanno sempre cercato l’eccellenza nella competizione e hanno costruito dei progetti molto importanti.
Io stessa sono cresciuta in un contesto competitivo: mio padre diceva sempre “arrivare secondi significa essere stati sconfitti“.
Non proprio un approccio morbido!
Mia madre faceva da contrappeso, dicendo che tutto sommato non essere sempre primi non era poi la fine del mondo.
SE POTESSI MODIFICARE UN SINGOLO EVENTO NELLA TUA CARRIERA DI ATLETA, QUALE SAREBBE?
Non modificherei nulla.
Questa consapevolezza l’ho maturata proprio quando sono nati i miei figli: perché quando li ho visti ho pensato che fossero davvero la cosa più bella del mondo e fosse valsa la pena di fare tutto quello che ho fatto per arrivare a loro.
Mi sono riconciliata col mio passato perché se avessi fatto anche una sola cosa in maniera diversa, anche di una sola virgola, loro sarebbero stati diversi.
E io volevo solo quelli lì!