Il mistero della Sindone
Il Duomo di Torino è noto ai più per essere la sede nella quale è conservata la Sindone. Il celebre lenzuolo è custodito nella cattedrale da quattro secoli e viene esposto al pubblico periodicamente.
Le ostensioni attirano a Torino un’infinità di turisti, incuriositi dal fascino misterioso della tela che avvolse Gesù. Il Duomo conserva però anche altri tesori. Sveliamoli insieme.
Una lunghissima storia
Secoli e secoli di storia si concentrano nel luogo in cui sorge il Duomo di Torino: la sua particolarità è accresciuta dal fatto di essere l’UNICA chiesa interamente in stile rinascimentale della città. Per costruirla, alla fine del ‘500, furono demolite tre antichissime chiese paleocristiane: la più importante, quella dedicata al Battista, mantiene vivo il suo ricordo nel nome completo del Duomo, detto anche Cattedrale di San Giovanni Battista.
La facciata e gli interni del Duomo sono stati restaurati dopo il grave incendio del ’97 e sono oggi visibili nel loro splendore. I mattoni rossi del campanile romanico contrastano con il marmo bianco della facciata e sono testimonianza di successivi rimaneggiamenti. A coronare la maestosità del luogo interviene la cappella del Guarini – purtroppo ancora in fase di restauro – dove riposa la santa Sindone.
Nell’attesa che la cappella sia nuovamente visitabile, ci dovremo accontentare di immaginarne l’architettura: il grande dipinto posto dietro l’altare maggiore forse può aiutarci…
Il fascino dell’arte
All’interno del Duomo l’arte ha davvero un peso imponente: sulla parete opposta all’altare maggiore è posto un dipinto, copia dell’Ultima cena di Leonardo Da Vinci, che sfiora i 900 kg! Altri tesori scultorei e artistici riposano nel Museo Diocesano, realizzato dove prima sorgeva la Chiesa Inferiore. Il suo ingresso si aprirà per voi accanto a quello della Cattedrale.
Originalità e tradizione, religione e mistero si fondono nel Duomo di Torino. Siete pronti per scoprirne tutta la magia?