Via Silvio Pellico 31: la casa di Gustavo Adolfo Rol

Gustavo Adolfo Rol e Torino, un legame magico

Magia nera e magia bianca. Fenomeni paranormali. Nostradamus. Che Torino venga considerata la città esoterica per eccellenza in Italia non è certo un mistero. Fondata, secondo la leggenda, da Fetonte, figlio di Iside- dea della magia- per la sua particolare posizione geografica, il capoluogo piemontese è da sempre una fonte inesauribile di misteri. Ad alimentare ulteriormente questa fama ci pensò, nel corso del 20° secolo, un personaggio iconico come Gustavo Adolfo Rol, definito da molti come “l’ultimo grande spiritista italiano”.

Gustavo Adolfo Rol, l'uomo dalle mille "possibilità".
Copyright www.gustavorol.org. Immagine per gentile concessione di Franco Rol.

 

Folgorato, negli anni ’20, da un incontro con un misterioso uomo a Marsiglia e dalla successiva scoperta di una legge che collegava il colore verde, la quinta musicale e il calore, Rol divenne ben presto noto in tutto il mondo per le sue sorprendenti previsioni. Da Einstein a Dalì, da Picasso a Mussolini, furono moltissime le personalità, italiane e internazionali, che si rivolsero a lui per un consulto.

Mago, illusionista, sciamano, veggente o imbonitore? Difficile definirlo con una sola parola. Rol era l’uomo dalle mille possibilità. Proprio con quest’ultimo termine amava definire i suoi straordinari poteri, che gli permisero anche di salvare la vita a numerosi partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale.

Discrezione sabauda e una casa piena di misteri

Dopo le prime esperienze lavorative in giro per il mondo per conto della Banca Commerciale Italiana, Rol tornò a Torino, dove decise di stabilirsi definitivamente nel 1931. Scelse una palazzina grigio chiaro in stile Liberty, nel quartiere di San Salvario, al civico 31 di via Silvio Pellico. Dal quarto piano del suo elegante appartamento con vista sul parco del Valentino, Rol osservava il mondo con discrezione, dietro le tende di raso, ma non si lasciava osservare.

La casa di Rol, com'era all'interno.
Copyright www.gustavorol.org. Immagine per gentile concessione di Franco Rol.

 

Di ordinario non c’era nulla nella sua vita. Nemmeno la sua abitazione lo era. Chi ha avuto la fortuna di varcare la soglia di quella casa piena di misteri la descrive come ricca di mobili antichi, con pregiati pezzi di antiquariato e cimeli napoleonici, oltre a una serie di quadri da lui stesso dipinti. Nel suo bellissimo salotto rivestito in lino, Rol era solito accogliere gli ospiti attorno a un grosso tavolo ovale. Tuttavia, la stanza più suggestiva era sicuramente la “sala degli specchi”, descritta anche nei romanzi dei tanti scrittori che sono passati di là. In questo luogo dove le leggi della fisica, dello spazio e del tempo si fermavano, il sensitivo torinese concentrava i propri esperimenti. Lì poteva accadere di tutto, dalle smaterializzazioni alle testimonianze del passato.

Che costa resta, oggi, di quell’appartamento che ha visto passare personalità di ogni tipo, dai grandi industriali torinesi ai politici più influenti del mondo? Appena una targa commemorativa.

Targa commemorativa casa di Gustavo Adolfo Rol
Copyright www.gustavorol.org. Immagine per gentile concessione di Franco Rol